auomazione sicurezza informatica team Giacomo Lanzi

SOAR e l’automazione della sicurezza informatica

Estimated reading time: 6 minuti

I continui progressi in ambito di automazione della sicurezza informatica hanno permesso agli analisti di potersi dedicarsi maggiormente all’analisi delle minacce più importanti. Questo evitando di sprecare energie eseguendo operazioni ripetitive.

Anche se questi progressi tecnologici portano benefici in termini di tempo, è fondamentale avere il controllo completo su tutti i processi integrati dai sistemi automatizzati. Proprio per questo è importante utilizzare strumenti che semplificano il compito, come ad esempio un SOAR.

SOAR è l’acronimo di Security Orchestration, Automation and Response e descrive l’insieme delle funzionalità impiegate per proteggere i sistemi informatici dalle minacce.

Le funzioni di automazione della sicurezza informatica consentono di alleggerire il carico di lavoro delle organizzazioni, automatizzando i comportamenti consueti di basso valore. Il grado di automazione dev’essere regolato adeguatamente e i team di sicurezza devono stabilire quali azioni debbano includere l’interazione umana, che rappresenta l’aspetto fondamentale nei processi di analisi.

I vantaggi che comporta l’impiego di un SOAR sono sostanzialmente due: riduzione del tempo di risposta agli incidenti informatici e miglioramento dell’efficienza del SOC.

auomazione sicurezza informatica

SOAR: progetti di automazione per la sicurezza informatica

È necessario effettuare alcune analisi preliminari prima di poter avviare un progetto di automazione di sicurezza SOAR.

Fase 1: Identificazione delle Procedure Standard Operative (SOPs) da attivare in risposta delle minacce

Prima di avviare un progetto di automazione, è opportuno effettuare delle analisi delle Procedure Standard presenti in azienda, ovvero dei processi di risposta e di investigazione degli incidenti che si vuole automatizzare. È importante identificare quali casi d’uso si vogliono implementare e migliorare prima di passare al passaggio successivo.

Fase 2: Analisi degli strumenti da orchestrare all’interno dei processi

Questa seconda fase consiste nell’analisi degli strumenti che bisogna orchestrare all’interno dei processi per poter effettuare indagini ed eseguire azioni correttive.

Fase 3: Verifica e creazione di connettori API

La terza fase consiste nel verificare che tutti i connettori API per effettuare le singole azioni identificate al punto due siano disponibili o sviluppabili.

Fase 4: Creazione dei connettori API mancanti

Alcune soluzioni SOAR presenti sul mercato sono molto chiuse e per poter effettuare qualche modifica è necessario rivolgersi al produttore. La flessibilità dev’essere una caratteristica chiave di un SOAR, così come la possibilità di poter scrivere e modificare in autonomia i connettori.

Fase 5: Miglioramento dei processi utilizzando workflow grafici

Con la logica dei playbook è possibile creare workflow grafici, in modo da avere sotto controllo tutti quei processi che devono essere eseguiti da un SOAR nell’automazione della sicurezza informatica.

Fase 6: Automazione progressiva

È importante decidere come dev’essere eseguita ogni singola azione dei processi. Qui sotto elenchiamo tre tipologie di azioni:

Totalmente automatiche: tutte quelle azioni eseguite direttamente dal SOAR senza l’ausilio dell’intervento umano.

Semi automatiche: le azioni che necessitano un’attivazione da parte di un analista.

Manuali: tutti i task che un analista deve svolgere manualmente, utilizzando altre tecnologie.

Automazione sicurezza informatica e orchestrazione: le differenze

Quando parliamo di orchestrazione, ci riferiamo alla possibilità di poter gestire tutti gli strumenti di cui gli analisti hanno bisogno, permettendo loro di replicare i processi di risposta alle minacce e di ottenere tutte le informazioni di cui hanno bisogno per poter prendere le giuste decisioni.

Un’automazione della sicurezza informatica, invece, permette di accelerare l’implementazione dei processi, dato che l’operatore interviene solo quando bisogna prendere delle decisioni gestionali.

Automazione della sicurezza informatica in un SOAR

Il SOAR è uno strumento che permette alle organizzazioni di poter replicare i propri processi operativi di sicurezza in un flusso di lavoro che consenta di orchestrare diverse tecnologie esistenti col fine di identificare, tracciare e rispondere agli incidenti informatici in maniera efficace e tempestiva. Gli analisti, in genere, hanno un’infinità di compiti da svolgere e l’automazione dei compiti e dei processi svolge un ruolo fondamentale, permettendo loro di concentrarsi sulle minacce più importanti.

Il SOAR non sostituisce l’intervento umano ma aiuta a velocizzare in modo significativo le attività degli analisti, essendo uno strumento che permette di far dialogare tra loro più tecnologie in un’unica piattaforma.

Quali sono i processi di sicurezza informatica che possono essere automatizzati

Il SOAR è progettato per gestire gli incidenti di sicurezza in un ambiente IT, in considerazione all’enorme quantità di strumenti adottati per rispondere alle minacce. Negli ultimi anni, il numero di reati informatici è salito vertiginosamente. Sono sempre più comuni i tentativi di phishing, smishing, doxing, ransomware e altre tipologie di intrusione più sofisticate.

Un numero maggiore di attacchi comporta un incremento dei processi, e conseguenzialmente anche degli strumenti e delle risorse umane impiegate per eseguire tutte le operazioni necessarie per garantire una corretta protezione di un sistema IT. Grazie al SOAR, gli analisti hanno la possibilità di ricevere notifiche e task fondamentali, permettendo loro di verificare tutte le informazioni raccolte e attivare le contromisure di contenimento.

Il SOAR non solo gestisce gli incidenti di sicurezza informatica, ma è utile anche a svolgere tutte quelle operazioni ripetitive.

Aumentare la velocità di risposta agli incidenti

Il SOAR permette di far seguire le Procedure Operative Standard (SOP), assegnando task e aumentando la collaborazione tra macchine e il team di sicurezza. L’esecuzione di procedure all’interno delle SOP può richiedere molto tempo come, ad esempio, tutte quelle attività ripetitive come l’analisi degli alert e la generazione reportistica.

Per i team di sicurezza, è inaccettabile sprecare energie dietro tutte queste procedure. Un SOAR aiuta ad automatizzare tutte quelle attività ripetitive che presentano minori rischi, consentendo agli analisti di lavorare in modo coordinato.

Una volta individuata e analizzata una minaccia, assegna il task agli operatori e, grazie all’automatizzazione dei compiti ripetitivi, gli analisti ottengono tempestivamente tutte le informazioni necessarie da utilizzare nei processi decisionali in modo da contenere la minaccia.

Il SOAR analizza automaticamente gli alert, documentandone le caratteristiche e classificando la loro natura. I dati collezionati vengono trasmessi agli analisti che, non avendo più la necessità di dover accedere a tanti diversi strumenti, possono focalizzare la loro attenzione sulle minacce reali in modo da sfruttare le loro competenze nelle attività che necessitano dell’analisi da parte dell’uomo e nelle attività di lateral movment.

Senza SOAR, la fase di analisi e le risposte a tutti gli alert vengono eseguite manualmente dagli analisti, con gran dispendio di tempo ed energie, aumentando significativamente il tempo di risposta ad un incidente informatico.

auomazione sicurezza informatica team

SOAR:soluzione per tutte le aziende

Inizialmente il SOAR era principalmente adottato dalle grandi organizzazioni e aziende che avevano creato ambienti SOC interni con molteplici dipendenti.

Un SOAR ben progettato e implementato è in grado di essere scalato sia verticalmente che orizzontalmente. Considerando che anche le piccole e medie aziende hanno bisogno di un SOAR, è possibile adottare un modello scalabile che offre alle organizzazioni più piccole gli stessi vantaggi che offrono alle organizzazioni più grandi.

Conclusioni

Abbiamo visto cos’è un SOAR e il suo impiego come strumento di automazione della sicurezza informatica, utilizzato per alleviare il carico di lavoro degli analisti, automatizzando un’ampia gamma di attività ripetitive.

A differenza di molte altre aziende, la nostra soluzione SOCaaS include anche la possibilità, per il cliente, di utilizzare il SOAR. Se desideri saperne di più, non esitare a contattarci, siamo pronti a rispondere a tutte le tue domande.

Useful links:

Condividi


RSS

Piu’ articoli…

Categorie …

Tags

RSS Feed sconosciuto

RSS Feed sconosciuto

RSS Full Disclosure

  • SEC Consult SA-20250604-0 :: Local Privilege Escalation and Default Credentials in INDAMED - MEDICAL OFFICE (Medical practice management) Demo version Giugno 10, 2025
    Posted by SEC Consult Vulnerability Lab via Fulldisclosure on Jun 09SEC Consult Vulnerability Lab Security Advisory < 20250604-0 > ======================================================================= title: Local Privilege Escalation and Default Credentials product: INDAMED - MEDICAL OFFICE (Medical practice management) Demo version vulnerable version: Revision 18544 (II/2024) fixed version: Q2/2025 (Privilege Escalation, Default Password)...
  • Full Disclosure: CVE-2025-31200 & CVE-2025-31201 – 0-Click iMessage Chain → Secure Enclave Key Theft, Wormable RCE, Crypto Theft Giugno 10, 2025
    Posted by josephgoyd via Fulldisclosure on Jun 09Hello Full Disclosure, This is a strategic public disclosure of a zero-click iMessage exploit chain that was discovered live on iOS 18.2 and remained unpatched through iOS 18.4. It enabled Secure Enclave key theft, wormable remote code execution, and undetectable crypto wallet exfiltration. Despite responsible disclosure, the research […]
  • Defense in depth -- the Microsoft way (part 89): user group policies don't deserve tamper protection Giugno 3, 2025
    Posted by Stefan Kanthak on Jun 03Hi @ll, user group policies are stored in DACL-protected registry keys [HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Windows\CurrentVersion\Policies] respectively [HKEY_CURRENT_USER\Software\Policies] and below, where only the SYSTEM account and members of the "Administrators" user group are granted write access. At logon the user&apos;s registry hive "%USERPROFILE%\ntuser.dat" is loaded with exclusive (read, write and...
  • CVE-2025-45542: Time-Based Blind SQL Injection in CloudClassroom PHP Project v1.0 Giugno 3, 2025
    Posted by Sanjay Singh on Jun 03Hello Full Disclosure list, I am sharing details of a newly assigned CVE affecting an open-source educational software project: ------------------------------------------------------------------------ CVE-2025-45542: Time-Based Blind SQL Injection in CloudClassroom PHP Project v1.0 ------------------------------------------------------------------------ Product: CloudClassroom PHP Project Vendor:...
  • ERPNext v15.53.1 Stored XSS in bio Field Allows Arbitrary Script Execution in Profile Page Giugno 3, 2025
    Posted by Ron E on Jun 03An authenticated attacker can inject JavaScript into the bio field of their user profile. When the profile is viewed by another user, the injected script executes. *Proof of Concept:* POST /api/method/frappe.desk.page.user_profile.user_profile.update_profile_info HTTP/2 Host: --host-- profile_info={"bio":"\">"}
  • ERPNext v15.53.1 Stored XSS in user_image Field Allows Script Execution via Injected Image Path Giugno 3, 2025
    Posted by Ron E on Jun 03An authenticated user can inject malicious JavaScript into the user_image field of the profile page using an XSS payload within the file path or HTML context. This field is rendered without sufficient sanitization, allowing stored script execution in the context of other authenticated users. *Proof of Concept:*POST /api/method/frappe.desk.page.user_profile.user_profile.update_profile_info HTTP/2 […]
  • Local information disclosure in apport and systemd-coredump Giugno 3, 2025
    Posted by Qualys Security Advisory via Fulldisclosure on Jun 03Qualys Security Advisory Local information disclosure in apport and systemd-coredump (CVE-2025-5054 and CVE-2025-4598) ======================================================================== Contents ======================================================================== Summary Mitigation Local information disclosure in apport (CVE-2025-5054) - Background - Analysis - Proof of concept Local information disclosure in systemd-coredump...
  • Stored XSS via File Upload - adaptcmsv3.0.3 Giugno 3, 2025
    Posted by Andrey Stoykov on Jun 03# Exploit Title: Stored XSS via File Upload - adaptcmsv3.0.3 # Date: 06/2025 # Exploit Author: Andrey Stoykov # Version: 3.0.3 # Tested on: Debian 12 # Blog: https://msecureltd.blogspot.com/ Stored XSS via File Upload #1: Steps to Reproduce: 1. Login with low privilege user and visit "Profile" > "Edit […]
  • IDOR "Change Password" Functionality - adaptcmsv3.0.3 Giugno 3, 2025
    Posted by Andrey Stoykov on Jun 03# Exploit Title: IDOR "Change Password" Functionality - adaptcmsv3.0.3 # Date: 06/2025 # Exploit Author: Andrey Stoykov # Version: 3.0.3 # Tested on: Debian 12 # Blog: https://msecureltd.blogspot.com/ IDOR "Change Password" Functionality #1: Steps to Reproduce: 1. Login as user with low privilege and visit profile page 2. Select […]
  • Stored XSS "Send Message" Functionality - adaptcmsv3.0.3 Giugno 3, 2025
    Posted by Andrey Stoykov on Jun 03# Exploit Title: Stored XSS "Send Message" Functionality - adaptcmsv3.0.3 # Date: 06/2025 # Exploit Author: Andrey Stoykov # Version: 3.0.3 # Tested on: Debian 12 # Blog: https://msecureltd.blogspot.com/ Stored XSS "Send Message" Functionality #1: Steps to Reproduce: 1. Login as normal user and visit "Profile" > "Message" > […]

Customers

Newsletter

{subscription_form_2}